Si tratta di accoglienze a medio-lungo termine (da sei mesi a due anni) che hanno l’obiettivo di stabilizzare la condizione di salute dell’ospite, di recuperare le capacità di cura di se stessi e di relazione sociale, di ricostruire legami familiari e amicali, di riavvicinarsi al mondo del lavoro.

I posti letto sono 30 e sono situati presso il Centro di accoglienza Madonna del Murazzo (Modena, Strada Cimitero San Cataldo 117):

– 17 posti dedicati a persone in condizione di grave disagio sociale e/o di povertà estrema inviate dai Servizi Sociali Territoriali e dal Centro Stranieri del Comune di Modena;

– 8 posti destinati a persone con patologie sanitarie, legate all’abuso di sostanze e/o alcool e/o a problemi di salute mentale, per progetti da svolgere in integrazione tra Servizio Sociale del Comune e Dipartimento di Salute Mentale Dipendenze Patologiche dell’Az. Usl;

– 5 posti per persone con patologie sanitarie di natura organica, per progetti da svolgere in integrazione tra Servizio Sociale del Comune e Dipartimento Cure Primarie dell’Az. Usl.

 I servizi offerti agli ospiti sono:

  • Vitto e alloggio (con la possibilità di entrare in relazione con altri operatori e numerosi volontari coinvolti nel servizio mensa)
  • Mediazione linguistica e culturale (a cura del gruppo di mediatori che opera nell’area richiedenti asilo di Porta Aperta)
  • Sostegno psico-educativo nella rielaborazione della propria situazione di difficoltà, nella cura del sé e dei propri spazi, nella collaborazione alla convivenza e nel recupero di capacità di relazione sociale, nella ricostruzione di legami familiari e amicali, nel rapportarsi in modo attivo con i Servizi invianti (a cura degli educatori)
  • Assistenza sanitaria (a cura dell’infermiera e per chi non è iscritto al SSN interviene anche l’ambulatorio medico di Porta Aperta)
  • Supporto alla ricerca del lavoro (a cura degli educatori)
  • Sostegno all’inclusione sociale e lavorativa (tra cui: attività presso la mensa, il mercatino del riuso, il progetto Rigenera, l’orto/giardino, l’emporio sociale Portobello … a contatto con altri operatori e volontari di Porta Aperta)
  • Insegnamento della lingua italiana (a cura di insegnanti volontari)
  • Orientamento e supporto legale (a cura degli avvocati di strada)