Il 23 dicembre 2017, alla presenza dell’Arcivescovo Mons. CastelluccI, del Sindaco di Modena G.C. Muzzarelli e del Vice-prefetto dott. Scognamiglio è stata presentata alla città la ‘Casa di Abramo‘.
Il nuovo centro è un progetto aperto. Un modo innovativo di interpretare il lavoro sociale, con il coinvolgimento degli ospiti in un rapporto di reciprocità; dei residenti, delle attività commerciali ed artigianali, della parrocchia e delle associazioni della zona; dei principali stakeholders e della rete di Porta Aperta.
Il nome ‘Casa di Abramo’ è stato scelto nell’intento di proporre un messaggio culturale: nella comune origine delle fedi monoteiste, promuovere la convivialità delle differenze, basata sulla pace e il reciproco riconoscimento. Il capostipite richiama la mobilità delle genti, il diritto ad arrivare, sostare e ripartire; evoca la provvisorietà e l’incertezza del cammino.
La casa inizialmente ospiterà persone in attesa del riconoscimento della protezione internazionale e in futuro anche persone che escono da percorsi di grave esclusione sociale.