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Maria Cristina

Alla nostra Casa di Abramo, ogni venerdì sera, la bravissima Maria Cristina Ghidoni tiene un corso di Biodanza aperto ai ragazzi nostri ospiti e in generale a tutti i i cittadini interessati, un modo inedito e originale per fare incontrare la cittadinanza con la nostra struttura.

L’idea è partita dai ragazzi di Arte Migrante Modena; racconta Maria Cristina: “Ho proposto una serata di presentazione con una piccola lezione frontale e una prova pratica di Biodanza a Spilamberto, presso l’associazione Ting. Due ragazzi (Simone e Vladimir) hanno preso un sacco di appunti e mi hanno chiesto le musiche. Avrebbero voluto presentare l’attività ad Arte Migrante Modena. A quel punto ho detto che sarei andata io. Che serve una preparazione per poterlo fare. Quella sera, completamente afona, ho creato un cerchio di voci e percussioni, altre persone si sono aggiunte e abbiamo iniziato gli incontri alla Casa di Abramo. La comunicazione emozionata va oltre la parola.

Di Porta Aperta ho sentito parlare da tanti anni, ma mai ho avuto occasione di entrare, nemmeno come “osservatore” – racconta Maria Cristina – Devo ringraziare l’associazione per aver dato fiducia al mio primo workshop di Biodanza, che è nato in modo entusiasta, ma che per me rappresenta il modo più vicino all’intento primo del fondatore di Biodanza Rolando Toro Araneda. Esule dal Cile per il golpe, Rolando ha viaggiato per il mondo, e ora lo fa chi ha raccolto il testimone, per superare i vincoli culturali e portare questa proposta di crescita a tutti.

La serata del venerdì – conclude l’insegnante – è aperta a tutti, vengono anche da Bologna tanti ragazzi universitari che fanno parte di Arte Migrante, amici, amici di amici e c’è una forza e un desiderio di esprimersi con modalità non stereotipate che coinvolgono anche i più schivi. Si tratta di un luogo protetto dove la vita può arricchirsi di stimoli creativi e di affettività. L’altra sera il gruppo era ancora diverso e c’erano prevalentemente ragazzi africani. Un’esperienza ogni volta unica e speciale. Vi aspettiamo il 2 giugno alle 18.30 al parco Amendola con un laboratorio all’interno di “SosteniaMo: la sostenibile bellezza dell’essere solidali”, iniziativa coordinata dal Csv di Modena”

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