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L’esperienza di servizio civile di Giulia allo Sportello Nuove Energie

Con Giulia vi parliamo di un’attività molto importante, quella dello Sportello Nuove Energie per sostenere in città tutte quelle persone per le quali le bollette energetiche sono diventate un problema. Giulia Ammirato, 23 anni, dallo scorso dicembre sta svolgendo il servizio civile ambientale presso l’emporio sociale Portobello gestito da Porta Aperta, esperienza che durerà per 12 mesi.

«Il progetto ‘’Interventi di tutela eco-sociale’’ che mi vede coinvolta, mira a contrastare la povertà energetica. Nello specifico interveniamo tramite lo “Sportello Nuove Energie’’ presso Portobello che offre ai beneficiari consulenza sui consumi energetici domestici, e organizziamo anche interventi di sensibilizzazione in altre aree di Porta Aperta, rivolte ad esempio ai ragazzi richiedenti protezione internazionale e agli utenti che frequentano l’ambulatorio medico – spiega Giulia – La cosa che più mi piace è interfacciarmi con persone che hanno la forza di cambiare in meglio la propria vita futura, considerando che la loro vita passata, spesso, non è stata gentile con loro. Parlare di temi energetici con gli utenti non è sempre semplice ma affrontando questi argomenti, si riesce spesso ad avviare conversazioni incredibili, profonde e significative.

Quando si instaura un rapporto di fiducia, è ancora più bello: le persone si aprono, si raccontano, e questo non è affatto scontato».

Tra le persone che si sono rivolte nel tempo allo Sportello Nuove Energie, ci sono la signora Hanna, 44 anni, insieme a suo marito di 62 anni con un’invalidità importante: «La signora si è rivolta a noi per un controllo semestrale della sua documentazione: dopo averci mostrato il suo ISEE, con un valore molto basso, abbiamo avviato una conversazione mirata sulle sue spese e sulle eventuali entrate – riferisce Giulia – Ci ha raccontato che le spese per l’affitto e le bollette stanno diventando insostenibili e che riesce ad avere un po’ di sollievo grazie al servizio di Portobello.

Dal colloquio è emerso che le spese energetiche elevate sono dovute all’utilizzo di strumenti sanitari indispensabili per il marito, invalido al 100%, che utilizza un ossigenatore, collegato alla rete elettrica. Abbiamo concluso il colloquio informando la signora dell’esistenza del “Bonus disagio fisico”, un’agevolazione destinata ai cittadini che necessitano di apparecchiature elettromedicali salvavita. Lei non era a conoscenza di questo tipo di aiuto».

Nelle settimane successive la signora è tornata allo Sportello riferendo che non era riuscita a richiedere il bonus perché in difficoltà con le pratiche burocratiche e Giulia si è subito attivata per aiutarla.

«È indispensabile che diritti così fondamentali non rimangano sconosciuti proprio a chi ne ha più bisogno – conclude Giulia – Noi siamo qui per fare il possibile e dare un supporto concreto».

Lo Sportello Nuove Energie è gestito dall’Associazione Porta Aperta insieme a Federconsumatori, Adiconsum, Progetto Insieme e Insieme in Quartiere per la Città.