DISPENSA EMILIA A SOSTEGNO DELL’ASSOCIAZONE PORTA APERTA PER IL NATALE 2021

Una donazione a supporto delle attività svolte dall’associazione di volontariato modenese e una fornitura di prodotto per la mensaDispensa Emilia ha recentemente consolidato il legame con il territorio modenese grazie all’inaugurazione del nuovo locale di Sassuolo che consente al brand di ristorazione di toccare quota 28 ristoranti, 6 dei quali situati a Modena e provincia.
In occasione dell’imminente Natale, l’azienda modenese ha deciso di consacrare questo legame con un’attività solidale a sostegno della comunità locale e ha individuato l’associazione di volontariato Porta Aperta come beneficiaria dell’iniziativa.“Nel nostro percorso di crescita abbiamo ricevuto tanto dalla città di Modena e dai suo abitanti che prima ci hanno scelto e poi hanno continuato a frequentare i nostri locali; riteniamo sia nostro dovere ricambiare il bene cha abbiamo ricevuto in questi 17 anni di storia con azioni di supporto alla comunità locale” dichiara Alfiero Fucelli, fondatore e Presidente di Dispensa Emilia, a sottolineare l’impegno dell’azienda modenese. “Cogliamo quindi l’occasione di un momento particolare come il Natale per sostenere l’associazione Porta Aperta, una realtà che da anni si spende sul territorio per supportare chi è in difficoltà e lo facciamo nel modo che ci viene più spontaneo, regalando un piccolo momento di gioia e conforto a chi, soprattutto durante le festività, ne ha più bisogno”.
La donazione di Dispensa Emilia si sviluppa in un sostegno economico alle attività svolte da Porta Aperta e nella fornitura di tigelle farcite che verranno servite dai volontari a tutti gli ospiti della mensa durante la settimana di Natale.“Siamo grati a Dispensa Emilia per la fiducia e il sostegno nei confronti di Porta Aperta e del nostro operato” afferma Alberto Caldana, presidente Porta Aperta Modena.“La nostra mensa eroga in media all’anno 60mila pasti: la vicinanza del mondo imprenditoriale alla nostra associazione ci consente di garantire un appoggio costante a quella fascia di popolazione più fragile che non dobbiamo mai dimenticare”.