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Irruzione skinhead al Festival della Migrazione: condannate sei persone

Condannati al pagamento di un’ammenda di 300 euro e al risarcimento del danno di 3mila euro in favore dell’associazione Porta Aperta di Modena e dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sei skinhead appartenenti al gruppo che sei anni fa fece azioni dimostrative in città contro la politica dell’accoglienza.Si conclude così il processo avviato quando, a novembre 2016, in occasione del Festival della Migrazione promosso a Modena da varie realtà a partire da Porta Aperta, un gruppo di una dozzina di skinhead avevano interrotto la manifestazione in corso presso il dipartimento di Giurisprudenza, urlando slogan contro le migrazioni e la politica dell’accoglienza e innalzando uno striscione con la scritta ‘Festival della migrazione = speculare sull’invasione’.«Il blitz operato dal Veneto fronte skinheads è stato dichiarato illegittimo dal Tribunale di Modena, abbiamo ritenuto doveroso costituirci parte civile essendo quello uno dei primi atti di offesa al mondo dell’associazionismo, riunitosi a partire dal 2016 per interloquire sul tema dei diritti dei migranti e alla migrazione – commenta l’avvocato Gianpaolo Ronsisvalle, difensore della costituita parte civile associazione Porta Aperta – Porta Aperta – precisa il presidente Alberto Caldana – investirà la somma riconosciuta a titolo di risarcimento per la prossima edizione del Festival».Anche il Magnifico Rettore Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro, ha espresso viva soddisfazione per la conclusione del procedimento, ribadendo l’importanza della manifestazione e dell’accoglienza, in un’ottica di inclusione, solidarietà, prevenzione e contrasto ad ogni forma di violenza.