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I cinque Lions club modenesi insieme per sostenere l’ambulatorio medico di Porta Aperta

I Lions Club modenesi collaborano da tanti anni con Porta Aperta nei vari ambiti di operatività dell’associazione, in particolare in ambito emergenza alimentare.
In particolare, Porta Aperta in questi giorni è destinataria di un importante donazione a favore del proprio ambulatorio medico, frutto di un lavoro di squadra che vede uniti insieme i cinque club Lions modenesi composti da oltre 160 soci.

di Laura Solieri 

«All’inizio della mia presidenza, a luglio 2020, ho ritenuto opportuno coinvolgere tutti gli altri Lions Club modenesi per organizzare un Service per rispondere, uniti, all’emergenza sanitaria che stava intasando i pronto soccorso degli ospedali e ci parve utile indirizzare il nostro sforzo economico anche a favore del potenziamento dell’ambulatorio medico di Porta Aperta che si occupa di un importantissimo servizio ai bisognosi – racconta Victor Josè Poppi che rappresenta il primo Lions Club nato a Modena nel 1955, il Modena Host – Ho avuto pronto ed entusiastico riscontro nei miei colleghi presidenti a partire da Caterina Boldrini del LC Modena Estense, nato nel 1980, da Massimo Azzani del LC Modena Wiligelmo, nato nel 1989, da Fabio Filippin del LC Modena Romanica, nato nel 1988 e da Beatrice Crepaldi dei nostri giovani del Leo Club Modena. Questa è la prima volta che ci mettiamo insieme per fare qualcosa di più importante in nome del lionismo e della solidarietà. Abbiamo individuato Porta Aperta per il ruolo importante e riconosciuto che ricopre in ambito locale e perché già alcuni soci Lions, individualmente e volontariamente, vi offrono il loro tempo e le loro professionalità».


Nato in Venezuela da genitori modenesi richiamati dalla nostalgia e dagli affetti a Modena alla fine degli anni Sessanta anche per garantire ai figli una migliore istruzione, Victor racconta che all’interno della sua famiglia è sempre stata data molta valenza alla solidarietà e all’aiuto ai bisognosi, certamente influenzati dalle tragiche esperienze passate da sfollata di sua madre e da prigioniero in Germania di suo padre, oltre che dalle situazioni vissute in Sudamerica dove si organizzavano raccolte fondi, fra gli emigrati italiani, a favore dei tanti poveri locali.

«Ho fatto anche lo scout per tanti anni e, probabilmente, influenzato anche da questa esperienza, da presidente di un importante e storico Lions Club ho indirizzato la mia attenzione a favore di Porta Aperta nel momento in cui ho dovuto individuare i destinatari degli aiuti nella mia annata sociale – racconta Victor – Occorre riconoscere l’importante opera che viene svolta dalla vostra associazione e l’elevato numero di bisognosi che vengono aiutati. Per me, essere cittadini attivi nel 2021 vuol dire darsi da fare per dare una mano, piccola o grande che sia, ognuno con le sue possibilità. Come Lions ancora attivi nel mondo del lavoro contribuiamo con offerte di denaro e di consulenze professionali gratuite. Quelli di noi che sono andati in pensione o hanno maggior disponibilità di tempo da dedicare si offrono anche come volontari in vari ambiti solidaristici. Altri di noi si dedicano alla raccolta di beni e soprattutto di generi alimentari utili da donare alle varie associazioni che si occupano dell’assistenza come la vostra ma anche altre».

A livello locale, ogni Lions club programma le sue attività con orizzonte annuale e come costante ha nei propri obiettivi l’emergenza sociale, alimentare e sanitaria, oltre ad avere in corso anche importanti Service nel mondo culturale, in quello della scuola, in quello dei beni storici da recuperare. «In un ambito più allargato – conclude Victor – siamo impegnati a livello distrettuale, nazionale ed internazionale con Service in ambito ambientale, acqua e supporto nei disastri che purtroppo sempre capitano come alluvioni, terremoti ed altro».