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Un grazie speciale agli amici dell’associazione I Balconi Azzurri APS per il sostegno a Porta Aperta

«La scelta di sostenere Porta Aperta nasce oltre che dalla certezza che ogni singolo “sforzo” che riusciremo a fare avrà un effetto immediato e giungerà in maniera pratica a chi ne abbia necessità, anche dall’ammirazione che nutriamo per il numero di attività e la quantità di energie e servizi che “Porta Aperta” mette in atto nel territorio modenese – racconta il presidente de I Balconi Azzurri Calvello Giuseppe – A inizio anno, con l’aggravarsi della situazione e con l’inasprimento del secondo lockdown, abbiamo lanciato il progetto “Buoni Spesa”, emettendo in pochi mesi oltre 15mila euro di buoni distribuiti in una decina di città (Veneto, Lombardia, e Emilia) che vogliamo fare arrivare a chi ne vive il bisogno in maniera più grave, ma anche a chi prima di questa situazione non ne ha mai avuto necessità e si è ritrovato senza mezzi in maniera così repentina.
 
Per questo ci siamo affidati sempre ai canali ufficiali affinché arrivassero a chi ne ha reale urgenza (servizi sociali, centri di ascolto, Caritas diocesane). Contattando i Servizi Sociali di Modena, e su loro segnalazione, abbiamo conosciuto Porta Aperta con cui siamo riusciti a organizzare un incontro presso la sede per la consegna dei Buoni Spesa».
 
Sul sito di questa associazione, leggiamo cosa vuol dire per questi volontari essere cittadini attivi: “L’Italia trova sempre il modo di “salvarsi”, di aiutarsi anche da lontano. E si affaccia ai balconi e canta per tenersi compagnia. E fa pendere dai balconi ceste di alimenti che chi ha bisogno prenda, e chi può metta. È a quei balconi che dedichiamo la nostra idea. È da quei balconi che vogliamo far scendere ceste appese, per aiutarci, tra di noi… come abbiamo sempre fatto.
 
Con la mentalità di un popolo che, per carità ammettiamolo, difetti ne ha tanti, ma ha di buono che sempre ha sentito il dolore del bisogno e il piacere dell’aiuto, e che ha sentito le nostre nonne dire: ne ho due, prendine uno… magari domani serve a me e qualcuno provvederà“.